Sia che tu stia pensando di vivere da solo per la prima volta o che tu abbia bisogno di rinnovare gli ambienti in cui vivi, l’arredamento della cucina è fondamentale e rappresenta un investimento a lungo termine.
Il costo di una cucina varia principalmente in base alla metratura. È evidente che arredare una cucina di 3 metri quadrati possa risultare più economico rispetto a un ambiente di 7 metri quadrati. Tuttavia, le dimensioni non sono l’unica variabile determinante per il prezzo. I materiali utilizzati, soprattutto per le ante e il top, giocano un ruolo fondamentale. I piani in quarzo, marmo o granito, pur garantendo resistenza nel tempo, comportano un costo elevato, mentre i top cucina di marche meno prestigiose possono risultare più accessibili, come ad esempio il laminato comune nelle cucine economiche. Infine, l’acquisto degli elettrodomestici rappresenta un altro punto significativo che incide sul costo complessivo della cucina.
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio quanto può costare una cucina nuova, quali sono le variabili che incidono sul prezzo finale e i consigli per risparmiare senza rinunciare alla qualità e alla funzionalità.
Dimensioni: il primo fattore a incidere sul prezzo
Le cucine più grandi tendono ad essere più costose poiché richiedono più mobili, elettrodomestici di dimensioni adeguate e lavoro aggiuntivo per il montaggio.
Per una cucina di dimensioni ridotte, intorno ai 3-6 metri di lunghezza, il costo comprendente gli elettrodomestici inizia solitamente da circa 2.000 €. A questo prezzo è incluso un piano di lavoro in laminato, un piano cottura in acciaio e un lavello di medie dimensioni con o senza sgocciolatoio.
Per una cucina di medie dimensioni tra i 10 e i 15 mq, il costo totale si aggirerà mediamente tra i 5.000 e gli 8.000 euro. Per cucine superiori ai 16 mq fino a dimensioni di 20-25 mq, è realistico stimare una spesa tra 10.000 e 15.000 euro.
Cucina componibile o su misura
Un’altra variabile determinante è la tipologia di cucina che si desidera: componibile o su misura. Le cucine componibili sono solitamente più economiche e partono da un minimo di 2.000-3.000 euro per ambienti di piccole dimensioni fino ad un massimo di 15.000 euro per cucine ampie superiori ai 20 mq.
Le cucine componibili consentono di scegliere tra diversi modelli predefiniti e modificarne alcuni dettagli, il risparmio sta nella produzione industriale di serie. Le cucine su misura realizzate da artigiani e falegnami hanno ovviamente costi superiori, mediamente si parte da 8.000 euro ma si possono facilmente superare i 20.000 per le finiture di pregio. Il vantaggio è quello di poter personalizzare ogni dettaglio in base ai propri gusti e spazi disponibili.
I materiali incidono sul costo delle cucine
I materiali scelti per struttura, piano di lavoro e rivestimenti sono un altro fattore determinante per stabilire il prezzo di una cucina. I materiali più costosi sono quelli naturali come pietra, marmo, granito e legno massello, che possono costare dai 70 agli oltre 100 euro al metro quadro. Leggermente più economici laminato e legno composito (50-70 euro al mq), Corian e altri materiali sintetici (40-60 euro al mq), acciaio e laminato plastico (25-50 euro al mq).
Anche gli elettrodomestici determinano il prezzo
Anche gli elettrodomestici incidono sul costo finale in maniera significativa. Dotare la cucina di elettrodomestici top di gamma e di ultima generazione fa salire notevolmente il conto.
Brand rinomati come Miele, Smeg o Gaggenau hanno prezzi decisamente elevati, anche il doppio rispetto a marchi più economici ma comunque di buona qualità come Bosch, Electrolux, Whirpool.
Un piano cottura a induzione di alta gamma può costare dai 600 agli oltre 1000 euro, un forno multifunzione dai 500 ai 2000 euro. Anche frigoriferi, lavastoviglie e cappe di design hanno prezzi consistenti.
Facciamo una lista degli elettrodomestici di uso comune e vediamo di tirare le somme per uno scontrino medio:
- Lavastoviglie 370€
- Forno termoventilato da incasso 329€
- Cappa in acciaio 199€
- Frigorifero/congelatore da incasso 529€
- Forno a microonde da incasso 299€
- Piano cottura a gas 189€
* Per stilare questa lista ci siamo lasciati ispirare dal catalogo Ikea. Gli elettrodomestici riportati qui sopra sono stati selezionati in base al loro costo medio.
Lavello e miscelatore: dettagli che fanno la differenza
Il costo del lavallo varia non soltanto alle dimensioni e alla tipologia, ma naturalmente anche in base al materiale. Dal classico lavello ad incasso dotato di una vasca al più moderno lavello a due vasche con piano di lavoro in acciaio integrato.
Il modello meno costoso è sicuramente quello in acciaio, prezzo diverso invece per il lavello prodotto con un materiale composito a base di quarzo che vede salire il conto. E come dimenticarsi invece della vecchia e cara ceramica.
Non è soltanto questione di budget, ma anche di praticità!
Anche il miscelatore può incidere notevolmente sullo scontrino finale. Infatti, i prezzi per un rubinetto da cucina in acciaio mediocre partono da 49€ fino ad arrivare a 199€ per un miscelatore con doccetta e superare quasi le 300€ per un miscelatore dotato di sensore.
Anche la tecnologia vuole la sua parte!
Le cucine moderne costano più delle classiche
Infine, il tipo di finitura e lo stile scelto sono fondamentali per definire la spesa complessiva. Cucine in stile moderno minimal sono più costose di quelle in stile classico o rustico. Anche i colori neutri e le tinte unite hanno prezzi maggiori rispetto alle finiture con fantasie o tinte accese. I costi salgono anche per materiali speciali usati per le decorazioni o i rivestimenti come il vetro, l’acciaio o il cemento laccato.
Riassumendo, il costo di una cucina nuova può variare indicativamente da un minimo di 5.000 euro ad oltre 30.000 euro per le soluzioni di lusso su misura. La spesa media per una cucina di dimensioni standard (15-20 mq) si aggira sui 10.000-15.000 euro.
Negli ultimi 3-4 anni, i prezzi delle cucine sono aumentati per via della scarsità e dei rincari delle materie prime come legno, acciaio, laminati. Questo ha portato ad un incremento dei listini di circa il 10-15%.
Come risparmiare sull’acquisto di una cucina
Nonostante le molte variabili in gioco, è possibile risparmiare sull’acquisto di una cucina facendo attenzione ad alcuni accorgimenti:
- Scegliere una cucina componibile di serie e dimensioni standard anziché su misura
- Orientarsi su materiali più economici ma comunque durevoli (laminati, acrilico)
- Valutare mobili e elettrodomestici della linea entry level del brand scelto
- Sfruttare offerte, promozioni e saldi di stagione
- Evitare personalizzazioni ed extra che lievitano il costo
- Optare per colori neutri ed economici come bianco e beige
- Cercare di ridurre al minimo la presenza di elettrodomestici a scomparsa, poiché hanno un costo molto elevato
Prima di decidere dove e cosa acquistare, è bene informarsi sui diversi brand e fare dei preventivi per valutare con attenzione pro e contro delle varie soluzioni. La qualità deve rimanere un requisito fondamentale per garantire longevità e sicurezza. Con un po’ di ricerca, è possibile trovare la cucina giusta risparmiando qualche migliaio di euro!
Brand economici e soluzioni low-cost
Per chi ha un budget limitato, esistono diverse opzioni per acquistare una cucina nuova contenendo i costi.
Le cucine Ikea sono la soluzione più conveniente in termini di rapporto qualità/prezzo, con prezzi che partono da 500 euro per le cucine più essenziali a cui però bisogna aggiungere gli elettrodomestici indispensabili come il frigorifero e il piano di cottura. Il modello KNOXHULT è stato creato dall’azienda svedese proprio per dare la possibilità di acquistare cucine economiche che però resistono nel tempo.
Anche Leroy Merlin ed altre catene fai-da-te propongono cucine componibili a partire da 1000 euro. La scelta di modelli e finiture è più ampia rispetto ad Ikea e si possono trovare ottime occasioni con gli sconti.
Speriamo che questa panoramica dettagliata su quanto può costare una cucina e su come risparmiare ti sia stata utile per orientarti nella scelta della tua cucina.
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