Scopri come definire il budget, stabilire le priorità, quali stanze completare subito e i trucchi per risparmiare senza rinunciare alla qualità.
L’atto di comprare casa è un passo affascinante e coraggioso; la mente corre subito al prezzo dell’immobile, al mutuo, alle spese notarili e alla burocrazia. In questa fase concitata, molte persone tendono a sottovalutare, o a rimandare, la considerazione dei costi legati all’arredamento, una componente invece determinante e di grande valore per la futura abitazione.
Questa spesa, a volte percepita come “invisibile” all’inizio, può incidere notevolmente sul bilancio complessivo. In molti casi, è quindi saggio destinarvi un budget specifico già in fase di pianificazione generale dell’acquisto. Proviamo a capire insieme i costi da considerare e come affrontarli: ecco alcuni consigli pratici.
Arredare da zero: cosa serve davvero all’inizio?
Nel momento in cui si trova l’immobile adatto alle proprie esigenze, la prima cosa da fare è valutare l’insieme e rivolgersi a un istituto di credito certificato per la compravendita. Per l’acquisto di una casa con rate fisse, ad esempio, si può ricorrere ad un mutuo, una forma di finanziamento a lungo termine che permette di dilazionare le spese nel corso del tempo.
Scelta la modalità con cui si affronterà l’acquisto, il secondo step è l’arredamento. È fondamentale stabilire delle priorità, distinguendo ciò che è essenziale da subito da ciò che potrà essere acquistato in un secondo momento, con più calma.
Gli ambienti primari da completare per primi sono quelli più funzionali: la cucina, il bagno e la camera da letto. Ma come procedere nel dettaglio?
- Per la cucina saranno indispensabili mobili contenitori ed elettrodomestici base (piano cottura, forno, frigorifero).
- In camera da letto, un letto confortevole con un buon materasso, cuscini e un armadio capiente sono prioritari per garantire il riposo e l’ordine.
- Anche il bagno necessita dei sanitari installati, di mobili per riporre oggetti e di quegli accessori che lo rendono funzionale e accogliente fin dal primo giorno.
- Alcuni dettagli, come l’arredo completo del soggiorno, le finiture decorative, tappeti e quadri, possono tranquillamente attendere un secondo momento, quando si avrà maggiore disponibilità economica o si presenteranno offerte particolarmente interessanti.
Quanto spendere in media: esempi di budget per appartamenti di 60, 90 e 120 mq
Al costo del mutuo per la casa e delle spese accessorie, si aggiunge quello, spesso significativo, destinato all’arredamento. Quest’ultimo può variare enormemente in base alla metratura dell’immobile, alla qualità dei materiali scelti, al livello di personalizzazione e ai brand preferiti. Proviamo a delineare alcuni esempi di budget indicativi:
- Per un appartamento di 60 mq, arredato con soluzioni standard ma funzionali e accettando qualche compromesso sulla gamma dei prodotti, si può stimare una spesa iniziale a partire da circa 8.000 euro. Una cifra più realistica per ottenere una buona qualità generale senza particolari eccessi si aggira solitamente tra i 12.000 e i 15.000 euro.
- Per una casa da 90 mq, il budget medio tende a salire, posizionandosi tra i 15.000 e i 25.000 euro, specialmente se si desidera includere una zona living ben attrezzata, uno spazio studio o una seconda camera da letto completa.
- Per immobili più ampi, da 120 mq in su, le cifre possono facilmente superare i 30.000 euro, soprattutto se si opta per finiture su misura, alcuni pezzi di design, elettrodomestici di alta gamma o una progettazione personalizzata degli spazi interni.
Strategie per risparmiare senza rinunciare alla qualità
Arredare una nuova casa non significa necessariamente spendere una fortuna. È possibile, e consigliabile, attuare alcune strategie per contenere i costi, mantenendo al contempo un buon livello qualitativo e il piacere di un ambiente accogliente.
Un’opzione interessante è orientarsi verso gli outlet d’arredamento o le vendite promozionali di fine serie, che spesso offrono prodotti nuovi e di marca con sconti significativi, talvolta fino al 50%. Rappresentano un ottimo compromesso per chi cerca qualità a prezzi più accessibili. Se l’acquisto della casa è abbinato a una ristrutturazione, è importante informarsi sui bonus fiscali disponibili al momento. Questi incentivi possono consentire di detrarre una parte delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, alleggerendo notevolmente l’impegno economico. Un caso particolare riguarda l’acquisto di un immobile già parzialmente o totalmente arredato: in questa situazione, è possibile talvolta includere il valore dell’arredamento esistente nel mutuo della casa, a condizione che ciò sia espressamente indicato nel contratto preliminare (compromesso) o nell’atto definitivo di compravendita (rogito) come parte integrante del prezzo complessivo dell’immobile.
Conclusione
Considerare fin dalla fase iniziale il costo dell’arredamento all’interno della visione economica complessiva dell’acquisto – prevedendo una specifica voce di spesa accanto al mutuo della casa, alle imposte e alle spese notarili – è fondamentale. Definire un budget realistico per mobili ed elettrodomestici consente di distribuire meglio le uscite nel tempo, di prendere decisioni più oculate e serene, e soprattutto di vivere il nuovo inizio nella casa dei propri sogni con maggiore entusiasmo e tranquillità finanziaria.
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