Al momento stai visualizzando Calcare nella caldaia: prevenzione e gestione dei danni

Sono molti gli inconvenienti di diversa natura che si possono riscontrare in una caldaia. Tra i più comuni, spicca l’accumulo di depositi di calcare al suo interno, che si traduce in danni significativi da riparare.

Questa problematica è tutt’altro che trascurabile e richiede interventi preventivi per evitare il rischio di blocchi o guasti al sistema di riscaldamento.

Esploriamo insieme le strategie per affrontare efficacemente questa situazione.

In che modo si forma il calcare nella caldaia?

A prescindere da quanto possa essere “dura”, ossia calcarea, l’acqua che utilizziamo in casa, il calcare si accumula nel tempo all’interno dei tubi dell’impianto idraulico, inclusi quelli della caldaia o dello scaldabagno. Questo accumulo può bloccare il normale flusso dell’acqua nella propria abitazione e causare problemi al funzionamento della caldaia. Il calcare tende a formarsi soprattutto quando l’acqua è riscaldata a temperature superiori a 45°C; questo fenomeno è una delle principali ragioni della diminuzione graduale della disponibilità di acqua calda domestica.

Come prevenire il blocco della caldaia per il calcare?

La miglior precauzione per evitare che l’impianto di riscaldamento si blocchi a causa dell’accumulo di calcare, è eseguire lavaggi regolari chimici della caldaia tramite il supporto di una ditta specializzata. Per individuare in modo preventivo il problema, è importante prestare attenzione a segnali, come rumori insoliti provenienti dall’apparecchio. Se si sente un rumore simile a bolle o gorgogli, questo potrebbe indicare un problema nello scambiatore primario, causato proprio dai depositi di calcare. Lo scambiatore di calore gioca un ruolo chiave nel trasferire il calore della fiamma all’acqua.

Nel tempo, il calcare può ostruire i canali impedendo il passaggio dell’acqua nel sistema domestico. Quando ciò accade, l’acqua si riscalda ma non riesce a fluire correttamente, causando il rumore di bollitura. In questa situazione, è necessario chiamare un tecnico per controllare il sistema, rimuovere eventuali ostruzioni e valutare la possibilità di sostituire lo scambiatore primario.

Pulire ed eliminare il calcare accumulato nella caldaia

Esistono diverse soluzioni per rimuovere accuratamente il calcare una volta che si è formato, ma va specificato che, a seconda del tipo di caldaia, nessuna di queste risolve il problema alla sua radice.

Dosatori di polifosfati

Il dosatore di polifosfati viene inserito nell’impianto della caldaia proprio all’inizio del percorso dell’acqua. I polifosfati rilasciati da questo dispositivo aiutano a prevenire danni causati dalle incrostazioni di calcare e a proteggere i vari componenti della caldaia, come tubature e valvole. Tuttavia, c’è uno svantaggio in quanto il dosatore limita la temperatura dell’acqua nell’impianto a non più di 45-50°C; temperature più alte possono causare il rilascio di sostanze che, nel tempo, hanno effetti simili al calcare. È importante sottolineare che i dosatori per caldaie dovrebbero essere utilizzati solo per l’acqua che circola nell’impianto di riscaldamento, e non per quella che esce dai rubinetti di bagno e cucina.

Filtri anticalcare

Si tratta di dispositivi magnetici che fermano le impurità e le piccole particelle solide come sabbia e metalli nell’acqua. Sono filtri molto robusti che resistono bene all’acqua, anche quando è calda, e che hanno la capacità di trattenere i sali di calcio presenti in essa, prevenendo così la corrosione. I filtri anticalcare sono essenziali non solo per mantenere la caldaia in buono stato, ma anche per proteggere il funzionamento degli elettrodomestici.

Lavaggio chimico della caldaia

Questa opzione viene presa in considerazione quando il problema del calcare è già avanzato. Non è solo una misura preventiva, ma anche risolutiva, che consiste nell’introdurre una sostanza in grado di sciogliere il calcare e le impurità, pulendo l’intero sistema compresi termosifoni, pompa e tubature. Il lavaggio chimico, però, è un intervento piuttosto invasivo poiché, dopo la pulizia, potrebbero emergere danni come rotture o assottigliamenti, rendendo così necessaria la sostituzione completa dell’apparecchio. È fondamentale utilizzare prodotti delicati e specifici per evitare guasti causati dal lavaggio chimico, ma è preferibile affidarsi a tecnici specializzati e qualificati per eseguire questo tipo di procedura.

Addolcitori dell’acqua

Per eliminare il calcare dell’acqua in modo definitivo, è necessario ridurne la durezza fin dall’inizio. Questo si può ottenere installando un addolcitore che, come suggerisce il nome, serve per “addolcire” l’acqua, ossia trattenere gli ioni di calcio e magnesio rendendola meno calcarea e dura.

Questa soluzione protegge non solo gli elementi igienici come rubinetti, pentole e bicchieri, ma migliora anche l’efficienza degli elettrodomestici che basano il loro funzionamento sull’acqua in circolo.

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