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Perché è importante scegliere il giusto sistema di riscaldamento domestico anche ai fini del benessere dell’ambiente

La direttiva dell’Unione Europea 2005/32, che prende il nome di Eco-Design ha stabilito che a partire dal 2015 si possano produrre e installare solo caldaie a condensazione.

Sono passati sette anni da quando è diventato obbligatorio installare una caldaia a condensazione per il riscaldamento domestico, e rimane ancora oggi uno dei sistemi maggiormente consigliati per preservare il benessere dell’ambiente.

I motivi sono principalmente due: le caldaie a condensazione sono più ecologiche, consumano meno e permettono di risparmiare.

Questa decisione si deve guardare con una prospettiva più ampia, che vuole portare la transizione energetica sempre più verso l’uso di energie di tipo rinnovabile e per il miglioramento del rendimento energetico dei sistemi di riscaldamento domestico.

Riscaldamento domestico: tra le principali fonti di inquinamento atmosferico

Uno studio condotto dall’Eeb (European Enviromental Bureau) ha sottolineato come: il riscaldamento domestico principalmente quello a base di legna o carbone (come, ad esempio, il pellet e le caldaie tradizionali) siano tra i principali responsabili di inquinamento atmosferico sia per quanto riguarda l’emissione di particolato sottile sia per la polvere nera prodotta dal carbonio.

Tra tutte le fonti per la produzione di calore: la combustione del legname domestico è quella che più inquina causando costi alti in termini di salubrità dell’aria.

Al contrario: il riscaldamento con caldaia a condensazione con l’uso di pompe di calore, risulta essere la soluzione migliore per riuscire a inquinare il meno possibile l’ambiente.

Uno studio dell’ISPRA sul nostro paese ha sottolineato che anche per le emissioni di CO2, il riscaldamento domestico sia responsabile per il 17,7%.

La Elemens per Legambiente e Kyoto Club ha sottolineato, nello studio “Una strategia per la decarbonizzazione dei sistemi di riscaldamento all’interno degli edifici in Italia”, come: il riscaldamento domestico porti ad un alto valore inquinante. Il settore residenziale, infatti, produce il 54% di polveri sottili PM2,5 e il 53% di emissioni di PM10 (molto dannose per l’ambiente e per l’uomo) e del 60% di monossido di carbonio.

Caldaie a condensazione: una soluzione consigliata

Le Caldaie a condensazione sono una soluzione consigliata in quanto hanno un duplice vantaggio: il primo è quello che prevede un maggior supporto del benessere ambientale, il secondo, invece, è quello che consente alle famiglie di risparmiare sui consumi.

Scegliere la miglior offerta per la caldaia a condensazione permette di abbattere i costi e promuovere la sostenibilità ambientale. Questo è possibile in quanto i fumi generati dalla combustione della caldaia rimangono per molto più tempo al suo interno sottoforma di vapore acqueo, ottimizzando così anche il processo per il riscaldamento domestico.

Una soluzione ancora più ecologica, che permette di risparmiare e contribuire attivamente ad abbassare le emissioni di CO2 nell’aria, è la scelta di optare per una caldaia a condensazione collegata a una pompa di calore.

Questo contribuisce in modo efficace alla riduzione dei costi e delle emissioni. La pompa di calore, infatti, sfrutta il calore presente all’interno dell’aria, o che si trova nel sottosuolo e nell’acqua della falda e poi la trasferisce all’impianto di riscaldamento. Il tutto avviene senza combustione e soprattutto con un uso di energia elettrica contenuto che si traduce in un costo inferiore nella bolletta.

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