Al momento stai visualizzando Giardini pensili: con quali criteri realizzarli

Le verande e i terrazzi sono esteticamente molto belli, ma diventano ancora più belli se trasformati in giardini pensili;  il vantaggio non è solo estetico ma anche ecologico e economico; una volta realizzato seguendo le regole basilari per un aspetto ottimale e la sicurezza edilizia, il giardino pensile va curato con impegno e costanza: bisogna annaffiare a sufficienza, altrimenti le singole piantine potrebbero non crescere bene e lasciare zone brulle.

Un giardino pensile per un prato perfetto

Per avere un prato perfetto vanno seminati tipi d’erba sempreverdi, e in seguito va ben concimato una volta l’anno con un concime a lunga durata Il periodo ideale per questa operazione è la primavera; la giusta dose è di 30 g di concime per ogni metro quadrato; irrigare bene nei mesi più torridi è molto importante ma con il giusto equilibrio perchè l’eccesso d’acqua potrebbe far ingiallire il vostro bel prato pensile.

Piante adatte ai giardini pensili

Queste sono le regole di base e fondamentali per un giardino pensile sempre verde e rigoglioso, che può essere arricchito con aiuole di fiori stagionali, preferibili i bulbi che in inverno possono essere protetti con paglia o teli di polietilene;  oggi è possibile inoltre usufruire delle detrazioni fiscali, che comprendono anche la realizzazione di giardini pensili e che prevedono interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche delle unità immobiliari; grazie alla trasformazione dei lastrici solari in giardini pensili.

Le piante adatte ai giardini pensili sono le stesse che troveremmo nei giardini tradizionali, con uno sviluppo radicale e aereo entro certi limiti, Il ridotto strato fertile a disposizione dei giardini pensili e l’entità del carico massimo sopportabile dalla soletta, infatti, impongono questa limitazione; quindi parliamo di alberi, arbusti e piante erbacee, distribuite equamente nella metratura disponibile. Altro aspetto importante è la consistenza del terreno che se troppo argilloso va mescolato in parti uguali con sabbia e torba.

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