Al momento stai visualizzando Camini a bioetanolo: come funzionano e 9 motivi per sceglierli

Nel panorama attuale che impone regole sempre più stringenti a tutela dell’ambiente, i camini a bioetanolo sono una soluzione moderna e innovativa per riscaldare gli ambienti domestici, con estrema eleganza. Sono belli, ma anche convenienti e comodi. Sorprendenti sono poi i biocamini da incasso.

Innanzitutto perché eliminano la necessità di una canna fumaria, ma anche per altri 8 motivi. Sono motivazioni che hanno innescato un vero e proprio boom mondiale nelle vendite, come mostrano i dati che tra poco andiamo a scoprire.

Vengono chiamati anche biocamini e sono sistemi ottimali per integrare il riscaldamento che già abbiamo in casa. Anche in spazi ridotti, trovano il loro posto in modo armonico: per una stanza di circa 30 metri quadrati, di solito è sufficiente un bruciatore da 60 centimetri. Come vedremo, un caminetto a bioetanolo di qualità elevata è rispettoso anche della salute umana e animale. Scopriremo anche le caratteristiche necessarie ad evitare il cattivo odore, le ragioni del boom globale di questi sistemi e molto altro.

Facilità d’uso e grande versatilità

Questi caminetti utilizzano il bioetanolo, un combustibile liquido di origine vegetale, per produrre una fiamma autentica senza i problemi del fuoco da biomassa. Il loro design versatile e l’assenza di vincoli strutturali li rendono adatti a qualsiasi spazio abitativo, dalle case moderne agli appartamenti più piccoli.

Uno degli aspetti più interessanti dei biocamini è la loro capacità di saper ricreare un’atmosfera raffinata senza sforzi. Grazie al fascino della fiamma vera e al design accattivante, rendono unico qualsiasi spazio, evitando lo sporco e le altre problematiche dei caminetti tradizionali. Il camino a bioetanolo da incasso addirittura abbatte lo spazio necessario incastonandosi nella parete o nel mobile.

La loro crescente popolarità è dovuta proprio alla facilità d’uso e all’assenza di manutenzione. Sempre più persone attente alla bellezza in casa ma anche al climate change (ma anche al portafoglio) stanno scegliendo questa soluzione. Detto questo, è bene evidenziare che i punti di forza sono anche altri. Vediamoli insieme.

Come funzionano?

Il funzionamento dei biocamini è semplice: basta versare il bioetanolo nel serbatoio e accenderlo, generando una fiamma pulita e senza fumo. Il cuore del camino a bioetanolo è il bruciatore. «I più innovativi li progettiamo con una speciale pietra refrattaria microporosa – spiegano i tecnici di MaisonFire, azienda italiana che oltre 20 anni fa ha introdotto nel nostro Paese questi sistemi -. Questa particolare pietra assorbe il combustibile, evitando fuoriuscite accidentali e garantendo un’alta efficienza energetica (non rimane liquido incombusto). Questa pietra offre anche un ulteriore vantaggio: autoregola l’uscita del bioetanolo, aumentando la durata del combustibile e creando una combustione più pulita perché non brucia direttamente il liquido.  Inoltre, i bruciatori automatici hanno sensori che monitorano la temperatura e i livelli di CO2 e regolano automaticamente la combustione per assicurare sempre un ambiente sicuro e confortevole». Per alimentarli non c’è bisogno di spostare tronchi e pesanti ciocchi di legna come per i vecchi camini, né i sacchettoni di pellet. Infatti, il bioetanolo si trova anche in comode bottiglie da un litro (che durano fino a 7 ore circa). L’innovazione più recente sono i bruciatori automatici elettronici MaisonFire, ancora più facili e comodi da utilizzare.

9 motivi per scegliere un camino a bioetanolo

1. Nessuna canna fumaria

Come abbiamo detto, a differenza dei camini tradizionali e delle stufe a biomassa, i biocamini non necessitano di una canna fumaria. Eliminano così i problemi di installazione e manutenzione legati agli impianti a legna o pellet. Questo permette una maggiore libertà nella progettazione e una velocità estrema (basta qualche ora).

2. Installazione semplice e senza opere murarie invasive

Non sono necessarie opere murarie invasive, abbattendo perciò i costi di installazione. Un caminetto a bioetanolo può essere posizionato in qualsiasi punto della casa, naturalmente con le dovute precauzioni. Questo lo rende perfetto per chi vive in affitto o per chi desidera un’opzione di riscaldamento flessibile. Molto comoda e apprezzata è la portabilità: alcuni modelli si possono infatti spostare da un ambiente all’altro della stessa abitazione, semplicemente accompagnandoli con le mani, e persino da una casa all’altra.

3. Nessuna pratica burocratica

Non serve alcuna autorizzazione per l’installazione, evitando le lungaggini (e le spese) burocratiche tipiche dei sistemi di riscaldamento tradizionali. Questa caratteristica è particolarmente utile per chi vuole aggiungere un tocco di eleganza e calore senza dover affrontare iter amministrativi. Vale anche per i caminetti a bioetanolo da incasso da installare in un muro o comunque in una nicchia dedicata.

4. Conosci l’obbligo FER? Col biocamino non c’è!

Mentre i camini a legna e le stufe a biomassa legnosa (pellet) devono essere installati esclusivamente da personale abilitato con l’apposita qualifica FER (Fonti Energetiche Rinnovabili). Non solo, la messa in esercizio di questi vecchi sistemi può essere delegata a personale qualificato ma deve comunque avvenire sotto la supervisione dell’installatore. Inoltre, è obbligatorio il libretto dell’impianto. Invece, tutto questo non è richiesto per il camino a bioetanolo.

4. Combustibile da fonti rinnovabili

Il bioetanolo è un combustibile ecologico prodotto da scarti agroalimentari. È semplicemente un alcol prodotto attraverso la fermentazione. Bruciando produce solo anidride carbonica – che emettiamo anche con la nostra respirazione – in quantità trascurabile e vapore acqueo. Il bioetanolo, durante la combustione, non aumenta l’anidride carbonica atmosferica grazie al ciclo neutro delle piante utilizzate per produrlo. In pratica, la CO2 emessa dal biocombustibile è compensata dalle piante con cui viene prodotto.

5. Zero emissioni nocive

Niente fumo, fuliggine, ceneri né particelle inquinanti e nocive per la nostra salute e per quella dei nostri amici a quattro zampe. «Il CTI, Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente ha sancito che è atossica la combustione di questi biocamini», come ha spiegato il pioniere dei camini a bioetanolo in Italia, Alessandro Gatti, intervistato da Forbes [1].

Il cattivo odore non esiste. I bruciatori MaisonFire eliminano anche questo fastidio, perché il bioetanolo evapora e va a riempire i micro-pori della pietra refrattaria, senza rilasciare residui incombusti. Un bruciatore scadente, invece, brucia direttamente il liquido combustibile e quindi rilascia in modo diretto le emissioni, con particelle di bioetanolo non bruciate, responsabili dell’odore sgradevole e di un’aria insalubre.

6. Nessuna manutenzione

Non producendo ceneri o residui di combustione, i biocamini non richiedono pulizie frequenti o interventi di manutenzione complessi. Non va pulito ad ogni utilizzo, né c’è da chiamare lo spazzacamino per pulire la canna fumaria o il tecnico specializzato per la manutenzione annuale come bisogna fare per le stufe a pellet. Con il caminetto a bioetanolo, l’unico accorgimento consiste nel passare di tanto in tanto un panno sul vetro protettivo.

7. Sicurezza garantita (occhio al bruciatore)

I biocamini nel serbatoio hanno una pietra refrattaria, ossia che resiste perfettamente alle alte temperature. Ma nei caminetti a bioetanolo MaisonFire questa pietra è porosa e perciò assorbe il combustibile liquido che evapora e riempie i micro-pori. Quando la fiamma fa salire la temperatura, i micro-pori si dilatano sempre più e così aumenta il passaggio del combustibile. In tal modo si elimina alla radice ogni eventuale rischio di gocciolamento o fuoriuscita di combustibile. E in più migliora l’altezza e l’intensità della fiamma, accrescendo anche l’effetto estetico. I vetri aumentano ulteriormente la protezione, evitando contatti accidentali con la fiamma. «Questo rassicura chi ha bambini, anziani, cani o gatti in casa», sottolinea Alessandro Gatti di Maison Fire, che ha collaborato a lungo il CTI e ha contribuito in prima linea a scrivere le normative di sicurezza sui biocamini.

8. Efficienza energetica

I camini a bioetanolo garantiscono un’elevata efficienza termica, producendo più calore per unità di combustibile, senza dispersioni dovute alla canna fumaria. Questo si traduce in un minor consumo di combustibile e in un risparmio sui costi energetici nel lungo periodo.

8. Design versatile (Si integra in qualsiasi ambiente domestico)

Disponibili in svariate forme e dimensioni, i biocamini si integrano perfettamente in qualsiasi stile d’arredamento, da quello classico a quello più moderno. Esiste – come accennato – anche il caminetto a bioetanolo da incasso, che esalta il valore della fiamma inserita in una nicchia che impreziosisce la dimora. Ci sono quelli da parete, da tavolo e persino mobili con camino integrato, offrendo infinite possibilità di personalizzazione su misura. Il biocamino da incasso molto spesso vengono addirittura installati sotto la Tv, con apposita coibentazione per isolare le due parti.  «Sono soluzioni sì ad alta tecnologia – precisano i progettisti di MaisonFire – ma anche ad elevata versatilità, perché possono essere non solo frontali, ma anche in versione angolare, con apertura a destra o a sinistra, bifacciale e trifacciale».

9. Sostenibilità ambientale

Il bioetanolo è ricavato da scarti agroalimentari e la sua combustione è a impatto zero, poiché la CO2 emessa viene compensata dal ciclo naturale delle piante utilizzate per produrlo. Inoltre, rispetto ai camini a legna, che contribuiscono alla deforestazione e all’inquinamento atmosferico, i biocamini rappresentano un’alternativa decisamente più sostenibile. Si richiede solo una ventilazione adeguata. Bastano una finestra o una presa d’aria. Il bioetanolo, se è di qualità – cioè con percentuale alcolica intorno al 96% – non emana alcun cattivo odore in casa. L’assenza di puzza è dovuta anche ai bruciatori MaisonFire, garantiti da ben 3 certificazioni europee.

Ecco perché c’è il boom mondiale dei biocamini

I camini a bioetanolo rappresentano una soluzione pratica, elegante e sostenibile per riscaldare gli ambienti domestici. Offrono il fascino del fuoco vivo senza gli inconvenienti dei camini tradizionali, garantendo sicurezza, efficienza e facilità d’uso. Con il crescente interesse per le soluzioni ecologiche, il loro mercato è in forte espansione e promette di diventare una delle scelte più popolari per il riscaldamento domestico nei prossimi anni. Grazie alla loro versatilità e praticità, possono trasformare qualsiasi spazio in un ambiente accogliente e raffinato, migliorando il comfort abitativo senza impatti negativi sull’ambiente. Ecco perché nel mondo si prevede un boom del +132% di vendite di questi biocamini entro il 2031. Lo riporta una recentissima ricerca di Verified Market Report Research, società di analisi di mercato attiva in 120 Paesi [2].

Per verificare la reale qualità di un biocamino, è bene accertarsi che riporti le certificazioni europee. I bruciatori MaisonFire – sviluppati e prodotti integralmente in Italia – hanno le 3 marcature di sicurezza richieste dalla normativa europea “EN 16647”.

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